OH, I AM JUST VISITING – FABRICE BERNASCONI BORZÌ AL BOCS

OH, I AM JUST VISITING

Fabrice Bernasconi Borzì
testi di Giulia Papa e Gianluca Lombardo

PERIODO
25 giugno 2022/10 settembre 2022

OPENING
Sabato 25 giugno 2022, ore 19.00-21.00

LOCATION
BOCS, via Grimaldi, 150 – 95121 Catania
(visite su appuntamento +39 338 22 03 041)

Inaugura sabato 25 giugno 2022, alle ore 19.00, presso il BOCS di Catania la personale di Fabrice Bernasconi Borzì dal titolo oh, i am just visiting. La mostra sarà visibile fino al 10 settembre 2022.

Si tratta della prima personale dell’artista italo-svizzero presso un artist run space siciliano. Fabrice ha deciso di lavorare con la vision dello spazio “[…] arte che coinvolga tutti, addetti ai lavori e non”, mission che verte su un’arte che tessa relazioni con un pubblico aperto a nuove ricerche e sperimentazioni, e che miri ad allargare il concetto di fruizione e consumo culturale.

Con la sua tipica derisione, Fabrice decide di realizzare un manufatto in sé stesso, in rapporto con il fruitore e con l’ambiente che lo ospita, provando di riempirlo e lasciarlo vuoto allo stesso tempo.

L’oggetto costruito e manipolato, viene preso in prestito da un luogo vicino, il porto. Una forma nuova, non presente nel suo bagaglio esperienziale artistico e soprattutto sconosciuto al suo lato svizzero.

Ritroviamo allora dei tratti noti del suo modo di operare: la sua ironia, il suo dualismo culturale e la sua provenienza dall’allestimento.

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BIO
Fabrice Bernasconi Borzì è un artista italo-svizzero, nato a Ginevra nel 1989, dove ha completato i suoi studi laureandosi in (dé)construction alla Haute école d’art et de design nel 2016. Dal 2018 vive e lavora a Catania, dove ha conseguito il diploma accademico di secondo livello in arti visive presso l’Accademia di Belle Arti.
Ha realizzato che la sua vera ispirazione proveniva dalla Sicilia, la sua terra di origini. Compie così una sorta di viaggio a ritroso, inverso rispetto a tanti altri suoi coetanei, e passa dal Nord al Sud dell’Europa perché avverte il bisogno di non smarrire la cultura d’origine, dove riconosce nuovi stimoli e nuova forza espressiva per il suo lavoro d’artista. Questo dualismo nazionale ed esistenziale, questa doppia cittadinanza, con la contraddizione che ne consegue, si pongono alla base dell’”equilibrato conflitto tra forze” che la sua opera intende esprimere.

[bio completa sul sito]

RINGRAZIAMENTI
Galleria MASSIMOLIGREGGI, PlayHouse

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