INTERVISTA A CARMELO NICOTRA – PALERMO PANORAMA
Tre diversi sguardi per raccontare Palermo. Tre artisti di diverse nazionalità: Valerie Krause, Carmelo Nicotra e Timothée Schelstraete. Palermo Panorama è una mostra collettiva promossa dal Goethe-Institut Palermo e Institut français Palermo con il sostegno del Fondo Eliseo, organizzata in collaborazione con il Verein Düsseldorf-Palermo e.V. e a cura di Alessandro Pinto e Serena Fanara, inaugurata lo scorso 19 maggio all’Haus der Kunst dei Cantieri Culturali della Zisa.
La mostra è il risultato di una residenza artistica promossa nell’ambito della collaborazione tra i due istituti di cultura, che nel settembre 2020 ha visto la presenza contemporanea a Palermo dei tre artisti di diverse nazionalità: Valerie Krause (1976 Herdecke, Germania), Carmelo Nicotra (1983 Favara, Italia) e Timothée Schelstraete (1985 Parigi, Francia). Provenienti da diversi ambiti delle arti visive, gli artisti sono stati scelti per la loro sensibilità nell’interagire con i luoghi, come presupposto per un’indagine visiva sulla città di Palermo che è partita proprio dai Cantieri Culturali della Zisa, dove hanno condiviso per un mese il padiglione dell’Haus der Kunst, come spazio di lavoro.
Per raccontare il progetto abbiamo intervistato Carmelo Nicotra, uno dei tre artisti partecipanti.L’ispirazione del progetto nasce con un legame ideale con l’opera dell’architetto e pittore tedesco Karl Friedrich Schinkel, Panorama von Palermo, quadro panoramico circolare di grandi dimensioni realizzato dalla terrazza di un edificio della Zisa “fotografando” la città. Da qui ogni artista ha restituito un’immagine personale e potente di Palermo, interpretandone con il proprio linguaggio artistico suggestioni e visioni, dallo stesso comune punto di osservazione: la Zisa. Per secoli parco oltre le mura cittadine con il suo Castello normanno, e le ville della felice stagione del Liberty palermitano, oggi quartiere in cui coesistono realtà sociali, culturali, ma anche architettoniche diverse – la forte presenza multietnica le vivaci vie-mercato, gli edifici realizzati durante il boom edilizio degli anni ’60 e zone più degradate con un alto tasso di dispersione scolastica. Carmelo Nicotra, prende spunto dall’osservazione dei punti alti della città per lacerarne un segmento e presentarlo come struttura; il risultato è una grande installazione ambientale -14 metri per 1- che rappresenta un lembo di tetto a spiovente realizzato con una struttura in metallo coperta di tegole in terracotta: il punto di osservazione ideale dal quale potere ammirare la città da una prospettiva estraniante.