ALFONSO FRATTEGGIANI BIANCHI

L’artista Alfonso Fratteggiani Bianchi presente alla mostra “Oltre il nero” , prolungata fino al 4 Aprile, 2021.

Il colore nero ha sempre svolto un ruolo speciale nel mutevole contesto sociale della storia: come espressione di male, magia, tristezza, potere, celebrazione, eleganza. Allo stesso modo nell’arte – e non solo dal XX secolo, come sappiamo guardando le immagini di Caravaggio, Velasques o Manet. Il nero è e rimarrà il colore “più attivo”, anche nell’arte del XX e XXI secolo. Nella piazza nerada Malevich segna la fine di tutte le immagini; nelle foto di Ad Reinhardt e Mark Rothko diventa espressione di assoluta riduzione visiva. Per artisti della generazione del dopoguerra come Henri Matisse, Lucio Fontana, Pierre Soulages e gli artisti del gruppo ZERO, il nero è il colore del superamento e di un nuovo inizio. E per Theodor Adorno “tutte le opere d’arte (radicali) di successo sono del colore di base nero”.

Il nero , dialogando con altri colori, ha il potere di modificarli e intensificarli. Distaccato da questo dialogo, Schwarz sviluppa una qualità ultraterrena che Pierre Soulages è il suo outrenoir dice: “Quindi non si tratta di ciò che vediamo; riguarda la sensazione che questo nero innesca. La sensazione, l’idea di cosa si possa nascondere dietro di essa dall’altra parte ”.

La mostra al buio, l’ ora della città , mostra tutte queste sfaccettature del colore nero nelle immagini e nelle sculture dei 20 artisti partecipanti: nero come il colore che invita alla riflessione, nero come porta dalla percezione al sentimento.

Gli artisti rappresentati in mostra includono Frank Badur, Michael Berman, Enzo Cucchi, Alfonso Frattegianni, Anton Kirchmair, Jannis Kounellis, Siegfried Kreitner, Joseph Kossuth, Alf Lechner, Winfried Muthesius, Pavel Olszynski, Tristano di Robilant, Rolf Rose, Michael Sailstorfer, Julia Schewalie, Richard Serra, Wanda Stolle, Malgorszata Szymankiewicz, Antoni Tapies, Jeremy Thomas, Alessandro Twombly, Peter Weber e Ryszard Winiarski.