Collicaligreggi è lieta di presentare la prima mostra personale di Ana Cardoso (1978, Lisbona) a Catania.
Logic Operators Commute è una mostra composta da una serie di opere a pannelli multipli, interrotta di tanto in tanto da elementi discreti come tessuti stampati o sculture a pavimento. I dipinti esplorano le continue permutazioni dei suoi personali formati, rimescolati, ri-uniti, e ripetuti per ri-generare nuovi incontri. Equivalenze e relazioni che si rivelano nello spazio nel tempo.
Ana Cardoso realizza delle opere combinando pannelli bidimensionali o forme che alludono alla combinazione di pannelli. Veri e propri “template” che racchiudono singoli elementi o singole porzioni di spazio bidimensionale, un campionario di segni e immagini, per lo più astratte, che la Cardoso immagina di conservare come un .doc all’interno di un folder del computer (.doc: riferimento utile per titolare le opere e per alludere alle forme contemporanee di comunicazione dell’immagine). Elementi scaturiti dall’osservazione del contesto fisico e culturale al quale si riferiscono, un archivio “virtuale”, i cui dati sono singolarmente poco significanti, ma che una volta combinati gli uni con gli altri nel singolare template immaginato dalla Cardoso, acquisiscono significato e valore estetico.
Le opere quindi nascono come scorie di un processo dinamico e attivo legato alla pratica pittorica quanto al contesto al quale si riferisce un singolo progetto e ciclo di lavori, dove l’azione performativa, fatta di accostamenti e rimescolamenti, determina e fissa un’immagine complessa e transitoria, frutto di un processo aperto e democratico, dalle potenzialità di combinazione e di percezione infinite.
In definitiva, la mostra è un laboratorio, in perpetua attività e dalle potenzialità infinite, nel quale la sensibilità dell’osservatore si muove tra immagini predefinite dall’artista a immagini virtuali o meglio mentali che lentamente affiorano nel proprio immaginario nell’atto stesso di percorrerlo e fruirlo, acquisendo di fatto centralità e autorialità. Il fruitore è sottoposto a molteplici stimoli che scaturiscono dal linguaggio pittorico fatto di forme astratte o virtuali, dalla combinazione di colori pastello e acidi, dalla simultanea presenza di velature e materia, dall’accostamento stesso di diversi medium, dal rapporto antropometrico che è alla base della costruzione delle sue opere, dalla relazione con il contesto architettonico e culturale di riferimento.