GIUSEPPE BUZZOTTA
Nato a Palermo nel 1983, vive e lavora a Palermo.
Uno sguardo proiettato sui fenomeni naturali, per scoprire – su
le forze che li animano e le idee ad essi legate che l’immaginazione umana
idee ad essi legate che l’immaginazione umana ospita. Questi fenomeni, essendo effimeri, ci permettono di concentrarci sull’esperienza visiva dell’arte, piuttosto che sull’oggetto pittorico, lasciando grande libertà d’azione all’esperienza personale di ognuno di noi che osserva.
Questa libertà conferisce un senso di versatilità al dipinto, funzionale alla ricerca di Buzzotta. L’esperienza e l’attenzione si spostano da una visione delle cose concreta e ancorata a una visione più relativa e transitoria che apre la spazialità della nostra realtà. È solo entrando a far parte di quei fenomeni naturali e della spazialità dell’ambiente che possiamo sperimentare una condizione più consapevole dell’essere nel mondo. Utilizza elementi naturali, immortalando fenomeni di passaggio di stato, ad esempio cose che stanno per evaporare, insieme a elementi che passano da solidi a liquidi, strutture naturali che sotto l’influenza di forze esterne ridisegnano lo spazio (rami mossi dal vento, rocce che rotolano, draghi che volano, acqua che riempie una pozzanghera).
In questo modo prende in prestito elementi dalla storia del pensiero umano, dalla coscienza collettiva e individuale per de- monstrare come anch’essi, mossi da forze, rimodellino il panorama culturale e il destino di un’epoca (come può accadere con la nascita di una poesia che nasce da traumi personali). Al centro di tutto questo c’è l’idea che anche le forze interne o interiori – se preferite – se sono libere di agire, possono rigenerare un nuovo essere, sempre in evoluzione e in accordo con l’Unità della Natura.
Giuseppe Buzzotta ha esposto in importanti spazi istituzionali come l’American Academy of Rome, il Delawa- re Contemporary USA, il RISO – Museo d’arte contemporanea della Sicilia, ed è docente di pittura in accademie di belle arti italiane.